Architettura

Un raro crocifisso nella chiesa della SS. Immacolata a Crotone

Il crocifisso per antonomasia è l’icona della fede in Cristo.

Le prime rappresentazioni della Crocifissione risalgono al secolo V e forse la più famosa di tale periodo è quella scolpita su un pannello della porta della basilica di Santa Sabina a Roma, edificata sotto il pontificato di Celestino I, che mostra Gesù con le braccia distese, tra i due ladroni e con gli occhi aperti. Il Crocifisso è stato artisticamente rappresentato in modi differenti: ad esempio nel secolo XII le croci erano dipinte sul legno, oppure su fogli di pergamena o cuoio per essere quindi incollati sul supporto ligneo. In esse è ritratto un Christus triumphans trionfatore sulla morte, con la testa eretta e gli occhi aperti.

Ad inizio secolo XIII la predicazione francescana permette la diffusione di un Christus patiens, di ispirazione bizantina, con la testa reclinata sulla spalla, il corpo incurvato, sofferente con gli occhi chiusi; da allora la tipologia di rappresentazione non ha subito variazioni significative. Nel centro storico di Crotone, nell’assolata Calabria, emerge maestosa la chiesa della SS. Immacolata che, sulla parete destra della sala liturgica è sistemato un grande crocifisso ligneo, realizzato nel 1640, la cui particolarità è in Gesù raffigurato con gli occhi aperti. L’abilità dell’ignoto scultore -forse napoletano- traspare dalla plasticità del corpo inarcato che evidenziata tutto il dolore, i sapienti particolari anatomici urlano la sofferenza del corpo e la drammaticità del momento, ma gli occhi sono sereni, a sottolineare l’importanza e la consapevolezza del sacrificio compiuto per la salvezza dell’uomo. Il Cristo, quasi ad altezza reale, è rivestito in gesso ed è stato restaurato nel 1991; proviene dall’antica cappella del convento ospedale dei Fatebenefratelli, ora sede dell’U.S.L. Questa immagine sacra era considerata miracolosa e veniva portata in processione ogni volta che la città di Crotone era colpita da gravi calamità.

La chiesa della SS. Immacolata, ampliata verso il 1770, è stata edificata nella seconda metà del Seicento su una preesistenza cinquecentesca di cui rimane la cripta con alcuni archetti, pavimento e gradini in cotto, che con i pregevoli partiti decorativi della soprastante sala rende l’edificio sacro di grande interesse storico e artistico.

Giannamaria Villata

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