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Labrador sta cambiando e adesso i suoi siti archeologici sono a rischio

Lo scongelamento del permafrost e l’erosione delle coste stanno mettendo a serio rischio i preziosi siti archeologici del Canada Settentrionale, inclusi quelli del Labrador.

Jamie Brake, un archeologo che lavora per il governo Nunatsiavut nel Labrador, ha dichiarato che sta ancora cercando di capire la portata del problema.

È però certo che, anche se non se ne conosce l’entità, non si tratta di un piccolo problema:

“È potenzialmente enorme” ha aggiunto Brake.

Un articolo recente, apparso sul Toronto Star, aveva già illustrato gli effetti devastanti del cambiamento del clima: un sito basco, situato sulla Red Bay e risalente al XVI secolo, ha rischiato più volte di essere inghiottito dal mare nell’ultimo decennio.

Oltre a quello della Red Bay, un altro sito che sarebbe a rischio è quello di Dorset, in cui sono state ritrovate testimonianze risalenti alla preistoria degli Inuit e dove, ancora adesso, si trovano dei depositi congelati ben conservati, tra i quali uno in cui sono state rinvenute carcasse di animali mangiati dagli Inuit.

Non è però solo l’erosione delle coste a minacciare i siti archeologici, ma anche lo scongelamento del permafrost, visto che qualsiasi materiale organico conservato nel terreno, con il disgelo, è destinato a marcire.

Brake ha detto che il problema è ben noto, dato che nel corso degli anni è stato documentato, ma che solo di recente si è aggravato a causa dei cambiamenti climatici. E, guarda caso, i siti di più alto valore sono anche quelli più a rischio.

I siti vicino all’oceano, come quello di Red Bay, sono a rischio, ma anche quelli situati nelle aree della Tundra non possono stare tranquilli, perché rischiano di essere soffocati da una vegetazione con cui, prima d’ora, non si sono mai confrontati.

Secondo Brake, Nunatsiavut sarebbe già al lavoro per cercare di salvare questi siti.

Una cosa però è certa: che si tratti di salvare dei reperti lasciati alle spalle dai balenieri baschi nel 1500 o di abitanti pre-Inuit di migliaia di anni fa, il recupero e la conservazione saranno due imprese titaniche:

“Nel frattempo, sapendo che ci troviamo confrontati con un grande problema, ci vorrà uno sforzo congiunto per riuscire a stabilire la priorità dei siti da salvare. Perché, purtroppo, è improbabile che riusciremo a salvare tutto.”

Di Francesca Orelli

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