La produzione della ceramica e la sua circolazione: è la base di uno studio pionieristico condotto da ricercatori dell’Università Autonoma di Barcellona (UAB) e del Max Planck Institute for Social Anthropology che ha permesso di delineare le frontiere economiche e politiche della società di El Argar, considerata la prima società di livello statale nella penisola iberica durante l’Età del Bronzo (2200-1550 a.C.). La ricerca, pubblicata sul Journal of Archaeological Method and Theory, offre nuove prospettive sulle dinamiche di potere tra El Argar e le comunità vicine con strutture sociali meno centralizzate, in particolare quelle di La Mancha e Valencia.
Le differenze nella produzione della ceramica per identificare le frontiere e come indicatori di sistemi economici distinti
Lo studio si concentra sull’analisi della produzione e distribuzione di manufatti ceramici nella regione di confine tra l’attuale Murcia, El Argar e i gruppi dell’Età del Bronzo valenciani e della Mancha. L’approccio innovativo ha permesso di identificare chiare demarcazioni economiche e politiche. Come afferma Roberto Risch, professore presso il Dipartimento di Preistoria dell’UAB e coordinatore dello studio: “Qualsiasi sforzo per comprendere il consolidamento dei primi stati nella preistoria recente deve tener conto di come i confini politici sono stati creati e mantenuti.”
La ricerca ha rivelato una significativa divergenza nelle caratteristiche della produzione ceramica tra il nucleo di El Argar e le regioni limitrofe. La ceramica argarica, realizzata con argilla proveniente dalle montagne costiere di Murcia e Almería, era più comune nei siti meridionali, suggerendo una rete di distribuzione su larga scala probabilmente controllata dai centri principali di El Argar. Al contrario, nella parte settentrionale sono stati rinvenuti prevalentemente laboratori di ceramica di piccola scala che utilizzavano argilla locale. Questo indica una fondamentale divisione nell’organizzazione economica: un sistema centralizzato per El Argar e economie più localizzate per le comunità vicine.
La natura statale di El Argar e la sua dominanza in relazioni asimmetriche nella nuova metodologia per lo studio delle civiltà preistoriche
La distribuzione della ceramica argarica suggerisce che El Argar regolava attivamente il commercio, rafforzando la sua influenza sulle comunità meno centralizzate. Adrià Moreno Gil, ricercatore presso il Max Planck Institute for Social Anthropology e autore principale dello studio, spiega: “Siamo stati in grado di osservare zone attive di scambio e negoziazione, in cui i rapporti di potere e le differenze sociali potrebbero essere tracciate attraverso la circolazione dei recipienti in ceramica.”
“Tutto ciò ha portato al consolidamento di relazioni asimmetriche tra i gruppi dell’Iberia sudorientale, segnate dalla preminenza di El Argar, non solo nel controllo delle risorse strategiche, come i metalli, ma anche degli oggetti di uso quotidiano, come la ceramica. L’imposizione delle frontiere ha in definitiva contribuito a stabilire queste relazioni diseguali, che si sono sviluppate in un vero e proprio sistema centro-periferia.” conclude Moreno Gil.
Lo studio fornisce ulteriori prove a sostegno dell’interpretazione della società argarica come un’organizzazione politica ed economica altamente integrata e uniforme, con reti di circolazione di materie prime e prodotti più sviluppate di quanto si pensasse finora. Risch sottolinea: “Questi risultati supportano chiaramente l’ipotesi che le prime strutture statali si siano sviluppate intorno al 1800 a.C., in Europa occidentale”.
Con il termine stato ci si riferisce a una forma di organizzazione sociale, economica e politica complessa e centralizzata, capace di esercitare controllo e influenza su un territorio definito e sulle comunità limitrofe, come evidenziato in questo stesso studio.
Le metodologie potranno essere applicate allo studio di altre società contemporanee
I ricercatori hanno impiegato una metodologia innovativa che combina vaste ricognizioni sul campo, analisi petrografiche dei materiali ceramici e modellazione spaziale tramite sistemi informativi geografici (GIS). Questo approccio ha permesso di mappare le aree di produzione e circolazione della ceramica con un livello di dettaglio senza precedenti nella penisola iberica. Carla Garrido García, ricercatrice dottoranda presso l’UAB e coautrice del lavoro, afferma: “Il nostro studio dimostra che l’analisi della ceramica è uno strumento chiave per comprendere gli scambi economici, le relazioni sociali e la configurazione degli spazi di confine tra entità politiche ed economiche.”
La metodologia sviluppata in questo studio potrebbe essere applicata all’analisi di altre culture contemporanee a El Argar in Europa, come l’Unětice nell’Europa centrale e la civiltà minoica a Creta, per comprendere meglio come strutturavano e mantenevano le loro frontiere.
Lo studio rappresenta un avanzamento significativo nella comprensione delle dinamiche economiche e politiche delle prime società statali in Europa occidentale. Attraverso un’analisi dettagliata della produzione e circolazione della ceramica, i ricercatori hanno fornito prove convincenti dell’esistenza di frontiere ben definite tra El Argar e le sue comunità vicine, evidenziando la sua posizione di potere e il suo sistema economico centralizzato. La metodologia innovativa impiegata apre nuove strade per lo studio delle interazioni tra società preistoriche e la formazione dei primi stati.
Fonte: “Bronze Age Frontiers and Pottery Circulation: Political and Economic Relations at the Northern Fringes of El Argar, Southeast Iberia, ca. 2200–1550 BCE”, Journal of Archaeological Method and Theory (marzo 2025).
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