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Nucleare e crescita economica: uno studio evidenzia la correlazione in Svizzera

Roma, 11 dicembre 2024 – È stato recentemente pubblicato su Environmental Research Letters uno studio che analizza il legame tra consumo di energia nucleare e crescita economica in Svizzera. Condotto da quattro economisti, tra cui l’Amministratore unico della SFBM, il Professor Marco Mele, e i professori Cosimo Magazzino, Guillaume Vallet e Nicolas Schneider del MIT, la ricerca fornisce importanti spunti per i policy maker, in particolare in vista del piano svizzero di eliminazione graduale dell’energia nucleare, previsto entro il 2034.

Nucleare e crescita economica: il legame invisibile

La ricerca, intitolata The relationship between nuclear energy consumption and economic growth: evidence from Switzerland, ha analizzato gli effetti del consumo di energia nucleare sulla crescita economica tra il 1970 e il 2018. I risultati suggeriscono una connessione diretta tra l’utilizzo dell’energia nucleare e l’aumento del PIL svizzero.

Abbandonare il nucleare in Svizzera: le implicazioni economiche

Lo studio evidenzia che il progressivo abbandono delle centrali nucleari potrebbe avere effetti negativi sull’economia, soprattutto se non supportato da politiche energetiche alternative. L’analisi suggerisce che, senza una strategia efficace per aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili, la Svizzera potrebbe affrontare sfide economiche, con un impatto sul suo PIL.

La Svizzera e la politica energetica: come l’energia nucleare può favorire la crescita

Uno degli aspetti più importanti della ricerca riguarda la necessità di un “equilibrio temporale” tra la chiusura delle centrali nucleari e l’espansione delle energie rinnovabili. Questo processo richiederebbe un lungo periodo di transizione, durante il quale la Svizzera potrebbe essere costretta a importare energia dai paesi vicini come Francia e Germania.

Il ritorno al nucleare: una possibile soluzione per la crescita economica

La ricerca sottolinea che, sebbene la Svizzera abbia avviato il piano di smantellamento delle centrali nucleari, ci sono segnali di un possibile ritorno all’energia nucleare per evitare disagi legati alla sicurezza energetica, soprattutto in un contesto geopolitico incerto. Questo potrebbe essere visto come un’opportunità per tutelare la crescita economica, come indicato dallo stesso Professor Mele.

Da comunicatistampa.net

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