Giangiacomo Feltrinelli, fondatore della casa editrice Feltrinelli
Nell’Italia del 1954 successero molte cose, fra queste va sicuramente menzionata la fondazione della casa editrice Feltrinelli, a Milano, da parte di Giangiacomo Feltrinelli, uomo che ha avuto un ruolo importante nella nostra cultura contemporanea.
Giangiacomo Feltrinelli: cenni biografici
Giangiacomo Feltrinelli nacque nel 1926 a Milano in una famiglia molto facoltosa, originaria del Veneto e, in particolare, di Feltre. Il padre, infatti, fu presidente di alcuni colossi finanziari, fra cui Edison, e proprietario di diverse imprese costruttrici. La madre si occupò con rigore dell’educazione dei figli Giangiacomo ed Alessandra.
Sin da giovane, Giangiacomo Feltrinelli si occupò di politica: dapprima vicino alle posizioni fasciste, dal 1944 si avvicinò ai movimenti di resistenza partigiani e di opposizione al fascismo. Alla fine della guerra, si iscrisse dapprima al Partito socialista e poi al Partito Comunista Italiano.
Scolasticamente, iniziò (ed abbandonò in breve tempo) la facoltà di Ingegneria a Roma; la sua vera passione furono sempre gli scritti e, in particolare, quelli di contenuto politico che andarono a costituire la biblioteca Feltrinelli, oggi nota come Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.
La casa editrice Feltrinelli
Il cambio di passo avvenne nel 1954, con la fondazione in via Fatebenefratelli a Milano della casa editrice Feltrinelli che diede subito alle stampe l’autobiografia del primo ministro indiano Jawaharlal Nehru e il libro di Lord Russell, Il flagello della svastica.
Nel 1957 vennero aperte due librerie, a Milano e a Pisa, ma l’attenzione verso la casa editrice fu presto attratta dalla pubblicazione del libro “Il dottor Zivago” di Boris Pasternak con 6 mila tirature che vennero subito vendute.
Seguirono 31 ristampe in soli 12 mesi. La pubblicazione di questo libro fu cruciale per l’epoca: erano gli anni della Guerra Fredda ed era vietato agli scrittori sovietici stipulare contratti con gli editori stranieri.
Oltre a “Il dottor Zivago”, Feltrinelli pubblicò altri titoli che oggi sono dei classici. Ricordiamo “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, “Il buio oltre la siepe” di Harper Lee e “Cent’anni di solitudine” di Gabriel Garcia Marquez.
Giangiacomo Feltrinelli e la politica
Come dicevamo, Feltrinelli fu sempre molto interessato alla politica, anche in maniera attiva, e questo richiamò l’attenzione dei servizi segreti italiani. I GAP, organizzazione clandestina di matrice marxista, sono stati fondati da Feltrinelli nel 1970.
Negli anni, si dedicò sempre di più alla militanza con il nome di Osvaldo, compiendo in prima persona atti di sabotaggio. Proprio durante la preparazione di un atto di sabotaggio perse la vita nel 1972 a Segrate, in provincia di Milano.
Secondo le ricostruzioni, Giangiacomo Feltrinelli stava posizionando una bomba nei pressi di un traliccio dell’alta tensione quando qualcosa andò storto l’ordigno scoppiò, uccidendolo.
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