Una fossa comune medievale trovata in Russia rivela un dettaglio raccapricciante

Le due donne, di età compresa tra i 30 e i 55 anni, e il giovane uomo, di 20 anni, i cui resti sono stati rinvenuti in una fossa comune medievale ritrovata nella parte nord occidentale della Russia, erano imparentati tra di loro.

Secondo quanto riportato dal Live Science, la donna più anziana, di 55 anni, era la madre di quella più giovane, che al momento del decesso aveva tra i 30 e i 40 anni, mentre il ragazzo, sepolto insieme a lei e alla figlia, era uno dei suoi nipoti.

La tomba fa parte del gruppo delle nove cisterne funerarie che sono state scoperte a Yaroslavl, una città situata lungo i confluenti dei fiumi Volga e Kotorosl, dove più di 300 persone furono massacrate, e poi in seguito seppellite all’interno di fosse comuni, durante un attacco dei soldati mongoli che erano sotto il comando di Batu Khan,avvenuto nel 1238.

Un team di scienziati dell’Istituto di Archeologia, dell’Accademia Russa delle Scienze e dell’Istituto di Fisica e di Tecnologia di Mosca ha deciso di esaminare i tre scheletri, che sono stati rinvenuti nel sito di quella che sembra una ricca fattoria data alle fiamme durante l’attacco, quando hanno notato che tra gli stessi c’erano un po’ troppe somiglianze, a cominciare dalla spina bifida – una patologia ereditaria che colpisce la spina dorsale.

Asya Engovatova, direttrice degli scavi di Yaroslavl, ha dichiarato che i tre individui soffrivano anche di un decadimento dei denti più precoce rispetto agli altri trovati in altri pozzi funebri rinvenuti nella città.

“Ciò sta ad indicare che, a differenza degli altri individui, consumavano più zucchero e miele, entrambi chiari segni del loro status sociale, che doveva essere molto elevato.”

Un quarto individuo, che è stato ritrovato in una fossa poco distante, potrebbe essere un altro parente da parte della madre, anche se per il momento è ancora troppo presto per dire se si trattasse di uno zio, di un figlio o di un nipote.

Di Francesca Orelli

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