Un’antica via di pellegrinaggio è stata rinvenuta a Gerusalemme (II parte)

Ad oggi la parte della strada riportata alla luce è di 350 metri, ma secondo alcune fonti non confermate, pare che il tracciato fosse lungo 600 metri e largo 8 metri.

La magnifica strada, che veniva utilizzata dai pellegrini per recarsi al Tempio ad offrire sacrifici, era pavimentata con grandi lastre di pietra, com’era consuetudine nelle costruzioni monumentali in tutte le province dell’Impero Romano.

La scoperta è stata resa possibile anche dalla combinazione di metodi avanzati e pioneristici di ricerca, che hanno anche rafforzato l’ipotesi che re Erode il Grande fosse responsabile di tutti gli enormi progetti di costruzione avvenuti a Gerusalemme durante il periodo del Secondo Tempio.

L’antica via di pellegrinaggio è stata però costruita dopo il regno di Erode, probabilmente durante il periodo in cui visse il procuratore romano Ponzio Pilato, noto per aver condannato Gesù alla crocifissione.

Questa conclusione, come rivelato dagli stessi ricercatori, fa luce non solo sulla storia della Gerusalemme del periodo del Secondo Tempio, ma anche sull’importanza del dominio dei procuratori romani, che durante la dominazione riuscirono a plasmare l’immagine stessa della città di Davide.

Dalle rovine trovate in uno strato di cenere risalente al tempo della distruzione di Gerusalemme, sono emerse altre informazioni preziose, come ad esempio il regime alimentare praticato nella città assediata durante la rivolta.

“2000 anni dopo la distruzione di Gerusalemme siamo riusciti a tornare indietro nel tempo e a toccare nella realtà gli ultimi momenti della città prima che fosse distrutta.”

I risultati di questi scavi hanno anche determinato, per la prima volta in assoluto, che la città biblica di Davide si trovava sulla collina orientale di Gerusalemme, capitale del re Davide, dove si concentrarono le istituzioni amministrative del Regno di Giuda.

Di Francesca Orelli

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