Luci d’Artista Torino 2025-26: la città si accende di arte e contemporaneità
La nuova edizione di Luci d’Artista torna a illuminare Torino dal 24 ottobre 2025 all’11 gennaio 2026, trasformando ancora una volta il cielo del capoluogo piemontese in un museo a cielo aperto. Il progetto, nato nel 1998 da un’intuizione di Fiorenzo Alfieri, è oggi una vera e propria istituzione dell’arte contemporanea pubblica, capace di unire estetica e partecipazione collettiva.
Sotto la direzione del critico d’arte Antonio Grulli, la manifestazione 2025-26 introduce quattro nuove installazioni firmate da artisti italiani e internazionali, tra cui Tracey Emin, Riccardo Previdi, Gintaras Didziapetri e il Soundwalk Collective insieme a Patti Smith e Philip Glass.
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Era il 1998 quando l’allora assessore al Commercio e alla Promozione della città di Torino, Fiorenzo Alfieri (1943-2020), ebbe la geniale intuizione di creare una collezione di arte contemporanea pubblica, espressione “di una cultura alta capace di comunicare con tutti”.
Le “Luci d’Artista” erano nate come una eccezionale luminaria e decorazione per celebrare le feste natalizie, invece si sono immediatamente trasformate in un percorso espositivo inedito, particolarmente apprezzato dai torinesi e dai turisti, tanto da essere state imitate in molte altre città italiane e straniere. Queste installazioni luminose, che da molti anni ci fanno camminare con il naso all’insù, sono arrivate al grande pubblico e rappresentano un ruolo nuovo dell’arte, non più ieratica, ma in grado di contribuire al bene comune, abitare le vie, le piazze, i palazzi, integrandosi e talvolta amalgamandosi con il tessuto urbano cittadino. “Luci“ che sono diventate identificative e che hanno fortemente contribuito a trasformare Torino nella “Città del Contemporaneo” (basti pensare alle grandi kermesse “Exhibi.To”, “Artissima”) e che hanno sempre coinvolto celebri artisti. Il primo ad essere interpellato da Alfieri fu Emanuele Luzzati (1921-2007) sull’onda del grande successo ottenuto con il suo “Presepe” luminoso allestito nel 1997 nei giardini Sambuy. Col tempo il progetto “Luci d’Artista” ha seguito un percorso evolutivo sino ad essere riconosciuto come vera e propria istituzione dedicata all’arte contemporanea. Nel 2022 la Città di Torino affida la gestione progettuale alla Fondazione Torino Musei, che a sua volta nomina alla guida della manifestazione il critico d’arte Antonio Grulli.


Ed eccoci alla ventottesima edizione: le luci si accenderanno il 24 ottobre alle ore 18,30, trasformando il cielo torinese in un grande palcoscenico di opere e si spegneranno l’11 gennaio 2026. L’intento di Grulli è quello di arrivare ad una internazionalizzazione stabile della mostra a cielo aperto. Quest’anno la rassegna d’arte che illuminerà la città si arricchisce di quattro nuove installazioni realizzate da famosi artisti italiani e internazionali. Tra i grandi nomi che animeranno “Luci d’Artista” 2025-26, oltre a Mertz, Pistoletto, Ontani, Kosuth, Jaar, Horn, Gilardi, Airò, De Maria, spiccano la britannica Tracey Emin (nominata da re Carlo III, nel 2024, Dame Commander of the most excellent order of the British Empire per il suo contributo alle arti visive), il milanese Riccardo Previdi, il lituano Gintaras Didziapetri e il progetto speciale di Soundwalk Collective (composto da Stephan Crasneanscki e Simone Merli che integrano suono, film e tecniche miste in opere d’arte site-specific) realizzato insieme alla poetessa del rock Patti Smith e al compositore statunitense Philip Glass (considerato tra i capofila del minimalismo musicale). La manifestazione torinese si avvale del contributo e della collaborazione di importanti istituzioni espositive a livello internazionale come il Lithuanian Culture Insitute, il Musée d’Art Contemporain (MAC) di Lione e la Triennale di Milano. Sono numerosi gli enti cittadini che concorrono alla realizzazione di questo importante evento e all’introduzione di nuove opere: GAM -Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea- il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la Fondazione Arte CRT, Fondazione Compagnia di San Paolo, Le OGR Torino e le Nitto ATP Finals (il grande tennis sui campi della Inalpi Arena dal 9 al 16 novembre) che doneranno alla città una luce concepita e realizzata da Riccardo Previdi.
La collezione principale di “luci” è oggetto di costanti quanto delicati restauri, recuperi e rifacimenti supportati dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e da Unione Industriali. L’intervento per quest’anno ha permesso di migliorare la fruizione dell’opera “Doppio Passaggio (Torino)” di Joseph Kosuth del 2001, storicamente posizionata su Ponte Vittorio Emanuele I. La presenza attiva dei vari Enti permette anche il processo di aggiornamento tecnologico delle luci affinché siano sempre più sostenibili e a basso impatto energetico.
Giannamaria Nanà Villata.



