Il Parco calabrese sarà uno dei sei Living Lab d’Europa per la tutela di biodiversità e carbonio forestale.
Il Parco Nazionale della Sila è stato selezionato come Living Lab all’interno del progetto internazionale FORbEST – Safeguarding Carbon and Biodiversity across European Forest Ecosystems, finanziato dal programma Horizon Europe. L’obiettivo? Sviluppare modelli di gestione sostenibile delle foreste europee, rafforzando i servizi ecosistemici e contribuendo alla mitigazione del cambiamento climatico. Coordinato dal Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche dell’Università della Tuscia e supportato dai Carabinieri Forestali e dall’Ente Parco, il progetto coinvolgerà anche le comunità locali e numerosi partner scientifici europei. Di seguito pubblichiamo il comunicato ricevuto in forma integrale.
Comunicato stampa
Il Parco Nazionale della Sila diventa Living Lab nel progetto europeo FORbEST per la tutela di carbonio e biodiversità nelle foreste
di Ada Occhiuzzi
Nei prossimi anni il Parco Nazionale della Sila diverrà un laboratorio all’aperto (Living Lab) nell’ambito del progetto internazionale FORbEST – Safeguarding Carbon and Biodiversity across European Forest Ecosystems, finanziato dal programma Horizon Europe e finalizzato alla salvaguardia delle foreste europee attraverso pratiche di gestione sostenibile.
Il progetto, che riunisce università dei Paesi europei, ONG, Carabinieri Forestali e attori locali, opererà in cinque regioni biogeografiche dell’UE e in una zona tropicale, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni concrete per aumentare la resilienza delle foreste, promuovere la biodiversità e contribuire alla lotta al cambiamento climatico.
Il Parco Nazionale della Sila è stato selezionato tra i sei Living Lab del progetto europeo, diventando così un laboratorio vivente dove studiare la biodiversità e sperimentare sul campo strumenti e pratiche di gestione innovativi per la sua conservazione. In particolare, nella Riserva Naturale Biogenetica Gariglione – Pisarello e in altri boschi della Riserva MAB Sila verranno condotti studi e monitoraggi sulla biodiversità sia della faggeta vetusta sia dei boschi misti con abete bianco, sotto il coordinamento del Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche dell’Università della Tuscia, in stretta collaborazione con i Carabinieri Forestali e l’Ente Parco.


Inoltre, attraverso il coinvolgimento diretto dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali e delle comunità locali, verranno testate soluzioni condivise, applicabili e replicabili in altri contesti. Il Commissario Straordinario del Parco, Dott. Liborio Bloise, e Coordinatore della Riserva della Biosfera Sila, nell’esprimere soddisfazione per il coinvolgimento in questo progetto internazionale, ha assicurato il più ampio sostegno all’attività, con particolare riferimento allo sviluppo di raccomandazioni di policy a livello europeo per il rafforzamento dei servizi ecosistemici delle foreste.
In collaborazione con partner scientifici ed enti come Lifescape Project, il Parco potrà partecipare anche all’analisi economica e giuridica delle strategie di gestione, valutando incentivi e normative capaci di favorire una transizione verso sistemi forestali più naturali e ricchi di biodiversità. Il progetto mira a sviluppare e testare, attraverso Living Labs, strumenti pratici e raccomandazioni di policy per una gestione forestale realmente sostenibile.
«Essere un Living Lab di FORbEST rappresenta per il nostro Parco una grande responsabilità e una straordinaria opportunità – afferma il Direttore del Parco Ilario Treccosti – per contribuire a un cambiamento reale nella gestione delle foreste europee, mettendo il nostro territorio al centro dell’innovazione ambientale.»
Il progetto FORbEST, della durata di quattro anni, punta a costruire una rete europea per la tutela della biodiversità nelle foreste e la mitigazione climatica, favorendo al contempo l’adattamento climatico e il coinvolgimento attivo dei cittadini.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato da ultimissimefree.



