Uno dei comandamenti del buon lettore recita che un libro non deve essere scelto dalla copertina, eppure alzi la mano chi non ha mai ceduto alla tentazione di acquistare un libro solo per l’aspetto. Vedo poche mani alzate… a farci ingolosire dall’apparenza spesso sono i libri appena pubblicati, messi in bella mostra sugli scaffali, quelli che in gergo sono chiamati “novità”.
Nel mondo editoriale, sebbene non esista una definizione univoca, vengono considerati “novità” i libri pubblicati di recente, in genere nelle ultime settimane o negli ultimi mesi, comunque da meno di un anno.
Nella strategia di mercato di una casa editrice rappresentano l’investimento più rischioso: nonostante l’esperienza e il fiuto a captare quali siano i titoli più promettenti per le vendite, anche i migliori editori commettono un azzardo ogni volta che pubblicano una “novità”.
I libri a catalogo
Opposto alla novità è il catalogo, cioè l’insieme dei libri più datati e per i quali una casa editrice detiene i diritti di pubblicazione. Le grandi case editrici hanno sempre nella loro scuderia libri di autori popolari e affermati, con un buon seguito di pubblico, il che garantisce una garanzia di vendita nel tempo.
Si stima che, in generale, quando le vendite di un editore siano ripartite in egual parte tra catalogo e novità, la società sia in salute. La solidità, la robustezza del catalogo è l’elemento che, a detta degli esperti, garantisce la sostenibilità dell’impresa.
Fra i libri a catalogo che garantiscono ottimi introiti ogni anno ci sono “L’amico ritrovato” di Fred Uhlman e “Se questo è un uomo” di Primo Levi. Si tratta di classici che vengono spesso proposti come letture nelle scuole e, quindi, sono fonte di entrata sicura per le case che li pubblicano.
Catalogo o novità: quale categoria vende di più?
Negli ultimi anni, è aumentata la vendita di libri a catalogo rispetto alle novità. Analizzando la situazione, sono diversi i motivi che giustificano questo trend. Da una parte, la responsabilità è l’aumento delle vendite online.
Acquistando libri online, il sistema traccia le preferenze del cliente e l’algoritmo propone libri in linea con i gusti dell’acquirente, incentivandolo a comprare ulteriori testi. C’è chi poi ritiene che l’aumento delle vendite dei libri a catalogo sia attribuibile ai social.
Non è raro, infatti, che sui social (TikTok su tutti) vengano postati video o foto di libri pubblicati tempo fa e, grazie alle condivisioni e alle visualizzazioni, vengano acquistati da molti lettori. Un ruolo, in tal senso, è ricoperto anche dalla censura: è noto che un libro censurato richiami attenzione e, di conseguenza, lettori.
Libri a catalogo e libri novità è, in definitiva, una distinzione che ogni lettore che si rispetti deve conoscere, ma soprattutto è importante continuare (o iniziare) a leggere libri, a prescindere dalla categoria di appartenenza.
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Giangiacomo Feltrinelli, fondatore della casa editrice Feltrinelli