La Strage di Ustica continua a essere una delle pagine più oscure della storia italiana. Il 27 giugno 1980, il volo Itavia 870, un DC-9 diretto da Bologna a Palermo, si inabissò nel Mar Tirreno. Nell’incidente persero la vita 81 persone. Ancora oggi, la verità completa rimane un enigma.
Uno degli elementi chiave della vicenda è il ritrovamento di un MiG-23 libico precipitato in Calabria, a Castelsilano, il 18 luglio 1980. Giovanni Spadolini, allora Presidente del Senato, pronunciò una frase enigmatica:
«Scoprite il mistero del MiG e troverete la verità su Ustica».
Queste parole hanno alimentato sospetti e teorie, rafforzando l’idea di un intreccio tra il caccia libico e l’abbattimento del DC-9
Ustica oggi: tra richieste di archiviazione e ricerca della verità
La Procura di Roma ha recentemente chiesto l’archiviazione delle ultime inchieste sulla Strage di Ustica. Questa decisione ha lasciato l’amaro in bocca ai familiari delle vittime, che da oltre quarant’anni lottano per la verità
Sebbene molte ipotesi siano state avanzate, la ricostruzione ufficiale presenta ancora troppe lacune. Documenti secretati, indagini inconcludenti e dichiarazioni contraddittorie continuano ad alimentare il mistero.
Ustica oggi: tra richieste di archiviazione e ricerca della verità
La Procura di Roma ha recentemente chiesto l’archiviazione delle ultime inchieste sulla Strage di Ustica. Questa decisione ha lasciato l’amaro in bocca ai familiari delle vittime, che da oltre quarant’anni lottano per la verità.
Sebbene molte ipotesi siano state avanzate, la ricostruzione ufficiale presenta ancora troppe lacune. Documenti secretati, indagini inconcludenti e dichiarazioni contraddittorie continuano ad alimentare il mistero.
A portare avanti con determinazione la battaglia per la verità è anche l’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, fondata nel 1988 e guidata da Daria Bonfietti, sorella di una delle vittime. L’associazione è da sempre in prima linea per sollecitare le istituzioni a non archiviare il caso e a ottenere il riconoscimento della verità storica e giuridica. Bonfietti ha più volte sottolineato l’importanza di non abbassare l’attenzione su un evento che rappresenta un nodo irrisolto della democrazia italiana (associazioneparentiustica.it).
Il dilemma degli eventi sbagliati: un romanzo che sfiora la verità
L’11 aprile alle 16:00, presso la Biblioteca Nazionale di Cosenza, si terrà la presentazione in anteprima del libro Il dilemma degli eventi sbagliati, scritto da Luciano Valentino e pubblicato da Balzano Editore.
Il romanzo non è un saggio sulla Strage di Ustica. Manipolazione delle informazioni, cospirazioni e segreti di Stato si intrecciano in una narrazione avvincente.
Pur non essendo un saggio su Ustica, il romanzo si muove lungo i confini della verità e della menzogna, esplorando temi come la manipolazione delle informazioni, le cospirazioni e l’ingerenza dei servizi segreti. Attraverso la storia del protagonista, che si trova invischiato in una rete di misteri e poteri occulti, il libro invita il lettore a riflettere su quanto la realtà possa essere distorta, riscritta o addirittura cancellata.
L’opera, pur rimanendo un thriller, richiama atmosfere e situazioni che potrebbero trovare riscontro in tante vicende reali, inclusa Ustica.
Alla presentazione: editore, regista e istituzioni
Durante la presentazione interverranno:
- Alessandro Balzano, editore
- Gianfranco Confessore, regista e sceneggiatore
- Antinetta Cozza, delegata alla Cultura del Comune di Cosenza
Un’occasione non solo letteraria, ma anche culturale e civile, per riaccendere l’attenzione su una delle ferite ancora aperte della storia italiana.
Il contorno: pregiudizi e discriminazione nella società
Oltre alla ricerca della verità, il romanzo sfiora altre due tematiche importanti: i pregiudizi nelle relazioni con una donna più grande dell’uomo e la discriminazione nei confronti delle persone LGBTQ+.
Senza mai diventare il fulcro della storia, queste due questioni emergono in modo naturale attraverso il vissuto dei personaggi. La protagonista, Aurora, si trova ad affrontare il peso dello sguardo sociale sulla sua relazione con un uomo più giovane, mentre Elio, un medico in pensione, racconta il suo passato segnato dalla necessità di nascondere la propria omosessualità per evitare discriminazioni.
Sono storie di pregiudizi silenziosi, che non hanno la stessa forza di un mistero come Ustica, ma che nella loro quotidianità influenzano le vite di molte persone.
Perché è importante continuare a parlare della Strage di Ustica?
La Strage di Ustica non è solo un evento del passato, ma un caso irrisolto che continua a pesare sulla coscienza collettiva. La ricerca della verità non riguarda solo le vittime e i loro familiari, ma tocca il diritto di ogni cittadino alla trasparenza e alla giustizia.
Il dolore per l’assenza di risposte è stato espresso anche da Edoardo Purgatori, figlio del giornalista Andrea Purgatori, che per anni ha investigato sulla strage. Dopo l’annuncio della possibile archiviazione del caso, Edoardo ha dichiarato durante una manifestazione a Bologna:
«Non accetto il fatto che non ci siano delle risposte. Dobbiamo fare in modo di far sentire con ancora più forza la nostra voce, che arrivi non solo a Chigi ma anche all’Eliseo e alla Casa Bianca».
Parole che evidenziano quanto la strage di Ustica non sia solo una questione italiana, ma un mistero internazionale che attende ancora giustizia (ilfattoquotidiano.it).
Allo stesso modo, i pregiudizi che ancora oggi condizionano la vita delle persone ci ricordano che il cammino verso una società realmente libera e inclusiva è ancora lungo.
La presentazione del libro di Valentino rappresenta un’opportunità per mantenere vivo il dibattito su questi temi, mettendo a confronto verità nascoste, cospirazioni e quei piccoli pregiudizi quotidiani che, a volte, possono pesare quanto un segreto di Stato.
Approfondimenti sulla Strage di Ustica
Se vuoi saperne di più sulla Strage di Ustica, visita:
Comitato per la verità su Ustica
Dossier ANSA su Ustica