Galassia di Andromeda: da Hubble un grandioso Mosaico Cosmico
Un mosaico fotografico senza precedenti della galassia di Andromeda ottenuto tramite il telescopio spaziale Hubble. Ha richiesto oltre un decennio di lavoro e non solo fornisce una vista straordinariamente dettagliata della nostra vicina galassia ma offre anche preziose informazioni sulla sua evoluzione e, per estensione, sulla nostra stessa galassia: la Via Lattea.
Questa sorta di enorme mosaico di Andromeda formato da più di 600 singoli “scatti” è la più grande immagine mai assemblata dalle osservazioni del telescopio spaziale Hubble. Con una risoluzione di 417 megapixel (circa 42.208 x 9.870 pixel), 2.5 miliardi di pixel totali, il mosaico cattura il bagliore di 200 milioni di stelle. Una piccola parte dei mille miliardi che si stima formino la galassia di Andromeda. Per un paragone, la Via Lattea ospita fra 100 e 400 miliardi di stelle.
Il progetto ha richiesto più di 10 anni di osservazioni in oltre 1.000 orbite di Hubble
Andromeda, galassia di grandi dimensioni e vicina alla nostra, è fondamentale per lo studio delle galassie a spirale. La nostra posizione all’interno della Via Lattea rende difficile l’analisi della nostra stessa struttura, non siamo in grado di osservarci dall’esterno: “È come cercare di capire la
disposizione di New York City stando in mezzo a Central Park.” è l’analogia suggerita dai ricercatori della NASA.
Le osservazioni di Hubble suggeriscono che, nonostante sia nata molto vicina su scala cosmica, Andromeda abbia una storia evolutiva diversa dalla Via Lattea. Sembra infatti aver avuto un’attività di formazione stellare più recente e intense interazioni con altre galassie, il che si traduce in una maggiore presenza di stelle giovani e caratteristiche insolite come flussi di stelle coerenti.
Daniel Weisz (UC Berkeley) ha descritto Andromeda come “un disastro ferroviario,” suggerendo che “sembra che abbia attraversato una sorta di evento che l’ha portata a formare molte stelle, che poi è semplicemente cessato”.
È la galassia satellite Messier 32 una possibile “colpevole” di questa storia tumultuosa. La sua struttura ricorda il nucleo di una galassia spirale che potrebbe aver interagito con Andromeda nel passato, consumando gran parte del gas interstellare e limitando la formazione di nuove stelle.

La galassia di Andromeda è l’oggetto più distante visibile a occhio nudo
Nonostante il James Webb Space Telescope (JWST) abbia negli ultimissimi anni guadagnato molta attenzione, Hubble con la sua capacità di catturare immagini nitide rimane un osservatorio cruciale per l’astronomia e la fisica.
I dati di Hubble sulla galassia di Andromeda contribuiranno alle future osservazioni di JWST e del Nancy Grace Roman Space Telescope che con una visione grandangolare sarà in grado di catturare l’equivalente di 100 immagini di Hubble in una singola esposizione.
Secondo Ben Williams (Università di Washington) “Con Hubble possiamo ottenere enormi dettagli su ciò che sta accadendo su scala olistica attraverso l’intero disco della galassia [di Andromeda]. Non puoi farlo con nessun’altra grande galassia.”
Nonostante si trovi a circa 2,5 milioni di anni luce dalla Terra, Andromeda appare sei volte più grande del diametro della Luna piena. In condizioni ottimali è visibile a occhio nudo in forma di tenue nuvoletta. È anzi l’oggetto più distante visibile senza strumenti ottici (escludendo eventi occasionali energetici come l’esplosione di una supernova in un’altra galassia più lontana).

(Credit: NASA, ESA, Benjamin F. Williams (UWashington), Zhuo Chen (UWashington), L. Clifton Johnson (Northwestern); Elaborazione immagini: Joseph DePasquale (STScI))
Da Edwin Hubble al telescopio che porta il suo nome: lo stretto legame con la galassia di Andromeda
E fu proprio Edwin Hubble, a cui il telescopio spaziale rende omaggio, a rivoluzionare la cosmologia quasi un secolo fa dimostrando che Andromeda era una galassia separata e non una nebulosa all’interno della Via Lattea, espandendo drasticamente la nostra comprensione dell’universo.
Il Panchromatic Hubble Andromeda Treasury (PHAT), che ha osservato la parte settentrionale di Andromeda, e il Panchromatic Hubble Andromeda Southern Treasury (PHAST), che si è focalizzato sulla parte meridionale, fornendo informazioni complementari sulla storia evolutiva della galassia, sono i due principali programmi di osservazione alla base del mosaico.
Le fotocamere avanzate a bordo del telescopio Hubble permettono la risoluzione di oltre 200 milioni di stelle, individuando solo quelle più luminose del nostro Sole. Il mosaico rivela una serie di dettagli interessanti, tra cui ammassi di stelle blu brillanti, galassie lontane sullo sfondo, la nube stellare NGC 206, ammassi di stelle giovani, la galassia satellite M32 e le oscure fasce di polvere.
La galassia di Andromeda è nota nei cataloghi astronomici come M31 e NGC 224
Il mosaico di Andromeda creato da Hubble rappresenta un risultato straordinario nell’ambito dell’astrofotografia e della ricerca scientifica. La sua creazione ha richiesto un investimento decennale di tempo e risorse, ma ha fornito una comprensione senza precedenti della nostra vicina galattica e ha aperto nuove strade per la ricerca e l’esplorazione.
Questo imponente lavoro contribuisce non solo a svelare i segreti di Andromeda, ma anche ad arricchire la nostra conoscenza dell’universo e del nostro posto in esso. Le informazioni raccolte da Hubble saranno fondamentali per le future missioni spaziali e per l’approfondimento della nostra comprensione delle galassie a spirale.