Adriana Ivancich: l’aristocratica che conquistò e ispirò Ernest Hemingway
Il Veneto del secondo dopo guerra è la cornice entro la quale si svolge la storia che vede protagonisti una giovane e nobile ragazza veneta e un celeberrimo scrittore americano che ha segnato la storia della letteratura.
Chiaramente, lo scrittore è Ernest Hemingway e non ha bisogno di presentazioni; lei, invece, è Adriana Ivancich, nata a Venezia nel 1930, ma di origini dalmate: la famiglia, infatti, si era trasferita a Venezia nel XIX secolo ed era dedita all’imprenditoria nautica.
L’incontro a Latisana
La strada di Ernest Hemingway si incrocia con quella di Adriana Ivancich nel 1948, nei pressi di Latisana: lo scrittore, in compagnia di alcuni amici, era diretto a San Gaetano, località di Caorle, per una battuta di caccia.
Prima di arrivare a destinazione, fecero una sosta a Latisana dove Adriana Ivancich li stava aspettando: lei era giovane e aristocratica, lui aveva già quasi cinquant’anni che, a detta di molti, sembravano molti di più.
Eppure scoccò l’amore: i due, nonostante la profonda differenza di età, iniziarono a frequentarsi assiduamente e lui trovò in lei la musa ispiratrice che lo riportò alla scrittura dopo un lungo periodo di stasi.
Con Adriana Ivancich, Hemingway ritrovò l’ispirazione
Proprio ad Adriana Ivancich è ispirato il personaggio di Renata in “Di là dal fiume e dagli alberi”, ambientato in Friuli e Veneto, che Hemingway pubblicò nel 1950, imponendo di pubblicarlo in Italia solo diversi anni dopo, per tutelare la persona di Adriana dalle male lingue.
Accortezza che, tuttavia, risultò vana: il libro uscì in Italia nel 1965, ma suscitò comunque scalpore. Adriana Ivancich fu a sua volta autrice di un libro di memorie, “La torre bianca”, nel quale raccolse episodi e riflessioni sul periodo che trascorse al fianco di Ernest Hemingway.
Durante gli anni della loro frequentazione, che terminò nel 1955, i due furono spesso visti a Cortina e a Venezia; passarono diversi mesi a Cuba presso l’abitazione dello scrittore e si incontrarono dopo i due incidenti aerei che lo scrittore ebbe in Africa.
A testimoniare questo periodo, oltre alle memorie lasciate da Adriana, ci sono una serie di lettere che lo scrittore e Adriana si scrissero e che oggi sono conservate presso l’Università di Austin e alla Kennedy Library di Boston.
Dopo la separazione da Hemingway, Adriana si sposò con un nobile, il conte Rudolph von Rex, dal quale ebbe due figli. Morì suicida nel 1983, a 53 anni, impiccandosi nella sua proprietà a Giardino, fra Capalbio e Ansedonia.
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