L’Ottocento svelato. Da Canova al Romanticismo storico

Dal 25 Marzo 2022 al 26 Giugno 2022 si svolgerà al Museo Bailo di Treviso la mostra dal titolo “L’Ottocento svelato. Da Canova al Romanticismo storico”, dedicata al maestro italiano del Neoclassicismo. Curata da Fabrizio Malachin e Elisabetta Gerhardinger, la mostra omaggia il maestro di Possagno nell’anno in cui ricorre il bicentenario della morte.

La mostra omaggio a Canova

Allestita al nuovo Museo Bailo con progetto di Marco Rapposelli di Studiomas-Padova, nella grande galleria che per sarà intitolata per l’occasione ad Antonio Canova, la mostra rende visione dell’amore che c’era fra l’artista e Marianna Angeli Pascoli, una bellissima contessa trevigiana.

All’interno dell’esposizione si potrà ammirare l’effige della nobildonna, ovvero il busto scolpito da Luigi Zandomeneghi, allievo del Canova, sul cui seno è stato scolpito un piccolo cammeo con il ritratto di lui.

In via del tutto eccezionale è attesa per la mostra anche il gesso di Amore e Psiche stanti, dall’ex Veneto Banca, opera che il maestro realizzò nel 1800 ed occasione unica per ammirare un capolavoro destinato al collezionismo privato.

Nell’esposizione verrà messo in mostra il calco della mano che l’ha creata accanto al calco del volto del Maestro. Ci saranno anche diversi elementi canoviani, che verranno messi in mostra per la prima volta, come il prezioso bozzetto delle Tre Grazie e l’edizione integrale delle incisioni dello scultore.

Il percorso espositivo

Il percorso della mostra si articola in 5 sezioni. Dopo l’omaggio all’artista, si sviluppa la prima sezione, in cui si trova esposta la collezione civica dell’800, un viaggio che prende il via con i ritratti sontuosi di Margherita Prati Grimaldi, nel dipinto di Andrea Appiani, e Sante Giacomelli, nel ritratto di Natale Schiavoni. Grimaldi e Giacomelli sono considerati i padri fondatori della Pinacoteca Civica di Treviso.

La seconda sezione è quella dedicata al Canova, che parte dal ritratto canoviano e si addentra nella vita dell’artista, tramite una ricerca eseguita attraverso articoli che i quotidiani del tempo gli dedicarono. Fra le opera esposte in questa sezione ci saranno l’Autoritratto di Antonio Canova in gesso, i ritratti di Antonio Canova su tela di Thomas Lawrence, la Maschera funeraria di Antonio Canova ed il Calco della mano di Antonio Canova.

La terza sezione è dedicata al tributo che Treviso rese al Canova dopo la sua morte, nonostante l’artista non abbia mai dedicato opere in marmo alla città. Fra le opere esposte in questa sezione ci saranno i documenti Rossiniani con le lettere e gli spartiti musicali, il fortepiano del 1830, la medaglistica commemorativa.

Nella quarta sezione l’ambiente verrà allestito con 40 fotografie di grandi dimensioni alle pareti, scattate dall’artista Fabio Zonta.

Nella quinta sezione i gessi del Canova saranno i protagonisti assoluti, considerati fondamentali per conoscere meglio la produzione canoviana. Qui si potranno ammirare altri capolavori canoviani provenienti dalla collezione Papafava.

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