Un tempio perduto è emerso dalle sabbie grazie ad un villaggio indiano

No, non si tratta del sequel di Indiana Jones e il tempio maledetto, ma di una straordinaria (e reale) scoperta archeologica, avvenuta il 17 giugno 2020 in India e rimbalzata anche sui social media, come Twitter.

Un tempio perduto, dedicato al dio Shiva, è emerso dalle sabbie del tempo grazie agli abitanti di un piccolo villaggio indiano.

Secondo quanto raccontato da un twitt, gli abitanti del villaggio di Perumallapadu, situato nel distretto indiano di Nellore, nel Pradesh, hanno portato alla luce il tempio di Nageswara Swamy, risalente a 300 anni fa, sulle rive del fiume Penna.

Il tempio fu sepolto intorno al 1850 quando l’antico villaggio fu sommerso a causa delle inondazioni. Ciò spinse gli abitanti di allora a spostarsi e il conseguente accumulo di dune di sabbia, formatosi nelle vicinanze, con il passare del tempo ricoprì l’edificio.

Covid-19 in India: spedizioni archeologiche ferme per il lockdown, gli abitanti del villaggio di Perumallapadu decidono di provare a cercare il tempio da soli

A causa del blocco delle spedizioni archeologiche per il Covid-19, e del lockdown che ha costretto molte persone in India a non spostarsi al di fuori dei confini dei loro villaggi, gli abitanti di Perumallapadu, che avevano sentito i racconti dei loro anziani su un tempio perduto, hanno deciso di provare a localizzarlo da soli.

La loro determinazione, insieme alle informazioni esatte fornite loro da questi racconti, alla fine ha premiato i loro sforzi.

Il tempio è un tempio induista in mattoni, dedicato ad una delle divinità più famose e conosciute del pantheon indù, il divino Nageshwara (conosciuto in Occidente come Shiva), ed è stato costruito circa 300 anni fa insieme ai templi di Kotiteertham e di Sangam Sivalayam.

Gran parte del complesso è ancora sepolto dalla sabbia, perché gli abitanti sono riusciti a far emergere solo il Mukha Mantapam, un piccolo padiglione o portico costruito davanti all’entrata principale del tempio, e alcuni edifici ben delineati.

I funzionari del Dipartimento di Archeologia indiano hanno già fatto sapere che, a pandemia conclusa, eseguiranno dei lavori sul posto per scavare e restaurare ulteriormente il tempio, nel rispetto dei sentimenti degli abitanti del villaggio.

Di Francesca Orelli

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