Impero Ottomano: perché durò più a lungo rispetto agli altri Imperi?

L’Impero Ottomano, ancora oggi, può essere annoverato come uno degli imperi più grandi e duraturi che abbia mai visto la nostra Terra, e questo non è un caso.

Attraversava infatti gran parte dell’Europa sud-orientale, dell’Asia occidentale e del Nord Africa, già a partire dal XIV secolo, prima che si sgretolasse all’inizio del XX secolo.

Più specificamente, all’apice della sua potenza, l’Impero Ottomano includeva la Turchia, l’Egitto, la Grecia, la Bulgaria, la Romania, la Macedonia, l’Ungheria, la Palestina, la Giordania, il Libano, la Siria, diverse parti dell’Arabia Saudita e gran parte della fascia costiera del Nord Africa.

Il successo dell’Impero Ottomano, per tutto il periodo della sua esistenza, venne criticato e osteggiato apertamente dagli studiosi.

Ci sono tuttavia una serie di sviluppi, e modi moderni di governare, che hanno permesso agli ottomani di esercitare il controllo totale per sette secoli.

L’Impero Ottomano? Era una meritocrazia in piena regola

L’Impero Ottomano, e qui siamo sicuri che faremo rimanere a bocca aperta più di un lettore, era una meritocrazia in piena regola.

La promozione dipendeva in gran parte non tanto dall’essere “figli di”, ma dall’impegno e dal duro lavoro, che veniva ricompensati con cariche prestigiose.

Ciò permise all’Impero Ottomano di creare non solo una gestione efficiente, ma anche di mettere a capo dei suoi alti piani governativi solo i migliori. Aveva anche un sistema educativo gestito dallo Stato, simile a quello che vediamo oggi in tutto il mondo, e un sistema giudiziario statale e universale.

Nonostante la sua potenza immediata, e questi aspetti evoluti, l’Impero Ottomano è ancora un campo di studio relativamente inesplorato.

Attenzione: inesplorato, ma non privo di scoperte spettacolari.

Impero Ottomano: l’insediamento perduto nel Qatar

Il dottor Petersen, parlando con Express, ha rivelato che, qualche mese prima della pandemia di Coronavirus, era stato inviato sulla costa settentrionale del Qatar per indagare su un potenziale insediamento ottomano.

Giunto sul posto, ha trovato alcuni tumuli che, in realtà, sembravano solo un’area che non era stata pulita per un bel po’ di tempo, perché c’erano bottiglie di plastica e pezzi di immondizia.

I successivi scavi però hanno rivelato ben altro: una piccola città completamente dimenticata, con prove di come vivevano le persone, di case, un palazzo, un cantiere navale e moschee:

La cosa interessante del sito è che, anche se non è così vecchio, le uniche cose che conosciamo su di esso vengono dall’archeologia e dai nostri scavi. Se non avessimo fatto il lavoro lì, nessuno avrebbe mai scoperto che esistesse davvero e che cosa ci facessero le persone lì, e abbiamo trovato molte evidenze – alcuni gioielli, ceramiche provenienti da tutto il mondo, dall’estremo Oriente e da molti Paesi diversi.”

La società, emersa dal sito, era molto cosmopolita su questa costa deserta di cui non si sapeva ancora nulla.

In termini di tempo, secondo quanto rivelato dagli archeologi, fu abitata fino alla fine del 1700, ma non si conosce la data precisa della fondazione, che peraltro potrebbe situarsi tra il 1300 e il 1700.

La scoperta ha anche messo in evidenza che, probabilmente, ci sono altri insediamenti da scoprire nel Qatar, e strettamente connessi all’Impero Ottomano, sfuggiti a qualsiasi tipo di documentazione storica.

Il loro ritrovamento quindi, come pure la relativa spiegazione, spesso ricade sul lavoro degli archeologi.

Impero Ottomano: perché, dopo sette secoli, si sgretolò come un castello di sabbia?

Sebbene l’Impero Ottomano avesse diversi aspetti positivi, nello stesso modo, molte delle sue macchinazioni portarono, alla fine, alla sua caduta.

Per sette secoli infatti il più grande, nonché il più forte, tra gli Imperi, fu governato da una sola famiglia.

Se è vero che, da una parte, ciò garantiva una solida struttura di potere, dall’altra per contro portò ad un sistema di controllo altamente sbilanciato.

E, seguendo lo stesso ragionamento, il potere veniva sempre trasferito ad una sola persona anziché essere diviso tra i principi rivali o, come ai giorni nostri, partiti politici.

Molti storici concordano con il fatto che l’Impero Ottomano cominciò a cadere gradualmente dopo la sconfitta del suo esercito nella battaglia di Lepanto del 1571. In ogni caso, la sconfitta di Lepanto non limitò direttamente l’espansionismo dei turchi, i quali riusciranno anche dopo ad espandere i propri confini, ma rappresentò un duro colpo soprattutto a livello psicologico.

L’Impero terminò ufficialmente il 1 novembre 1922 quando il sultanato ottomano fu abolito e la Turchia fu dichiarata una repubblica.

Di Francesca Orelli

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