Gennaio 2020

La Broaden-and-Build Theory: la base evolutiva delle emozioni positive (Parte II)

La teoria sviluppata da Barbara Fredrickson ha lo scopo di comprendere, dal punto di vista adattivo, il ruolo delle emozioni positive nel corso della vita umana. Anche se la teoria pone come focus centrale l’obiettivo degli stati emozionali positivi di accrescere la rete sociale degli esseri umani, un’altra funzione fondamentale consisterebbe nella difesa dalle conseguenze […]

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L’effetto di positività nella vecchiaia: ecco perché gli anziani sono più felici (Parte II)

Dopo aver analizzato le ipotesi sui cambiamenti biologici inerenti al positivity bias negli anziani, è necessario considerare questo fenomeno da un punto di vista maggiormente teorico. È possibile, infatti, definire quattro principali filoni che hanno trovato spazio all’interno della letteratura, e che hanno indirizzato la ricerca di nuove evidenze per quel che riguarda questo fenomeno:

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L’effetto di positività nella vecchiaia: ecco perché gli anziani sono più felici (Parte I)

Il positivity bias (effetto di positività) è un fenomeno descritto dalla letteratura psicologica e neuroscientifica per il quale, durante l’anzianità, le persone tendono a prendere in considerazione maggiormente gli aspetti positivi della propria vita, concentrandosi di meno sugli stimoli negativi che potrebbero limitarne il benessere. Nonostante i tanti deficit in diversi domini cognitivi e dal

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La Broaden-and-Build Theory: la base evolutiva delle emozioni positive (Parte I)

Gran parte delle caratteristiche che gli esseri umani condividono trovano la loro ragion d’essere nel tentativo di sopravvivere. Sono lasciti dei nostri antenati, i quali hanno sviluppato durante i secoli la tendenza ad una serie di azioni atte a mantenere in vita la nostra specie. Per i più cinici, addirittura, l’uomo potrebbe essere considerato come

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Dalí e “La persistenza della memoria” tra fisica e psicologia

Salvador Domènec Felip Jacint Dalí i Domènech, più comunemente conosciuto con il nome di Salvador Dalí, è stato probabilmente uno dei pittori surrealisti più celebrati della storia. Tra le opere più importanti possiamo sicuramente annoverare “La persistenza della memoria”, che Dalí dipinse nel 1913. Il nome fu assegnato da Julien Levy, che ne curava le

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Pompei: ecco il “social network” degli antichi Romani con post risalenti a più di 2000 anni fa

I post, i messaggi brevi che pubblichiamo ormai quasi regolarmente sui nostri social network, non sono un’invenzione moderna. Un’archeologa, durante uno scavo effettuato nel sito di Pompei, ha scoperto infatti numerose iscrizioni, alcune delle quali risalenti a più di 2000 anni fa. Secondo quanto affermato dalla ricercatrice, queste iscrizioni altro non sono che i post

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L’Amazzonia una volta era il polmone “verde” della Terra. E adesso potrebbe tornare ad esserlo grazie alle alghe

Mentre la foresta amazzonica continua a bruciare, le persone continuano ad urlare slogan come “L’Amazzonia è il polmone verde della Terra”, il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che “La nostra casa sta bruciando”, celebrità come Leonardo DiCaprio e Vanessa Hudgens hanno raccolto fondi per sostenere l’Amazzonia e l’hashtag #PrayForAmazonia è diventato virale. I nostri

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La guardia di confine che salvò una famiglia ebraica dall’Olocausto (e rifiutò una valigia piena d’oro)

Quando si parla di storie vere, quasi sempre si pensa a quelle più note: a quella di Erin Brockovich, poco conosciuta fino a quando non venne interpretata nell’omonimo film da Julia Roberts, una segretaria precaria, con due divorzi alle spalle, che nel 1993 riuscì a far ottenere un risarcimento di 333 milioni di dollari ai

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