Overt e covert: due forme di narcisismo a confronto

Il narcisismo può essere concettualizzato, in psicologia, come la tendenza alla preoccupazione e all’interesse verso il Sé. I tratti narcisistici, ovviamente, non sono necessariamente patologici. Piuttosto si può parlare di un continuum che può sfociare nella patologia.

Per il DSM V, i criteri per diagnosticare un narcisismo patologico in un soggetto sono i seguenti:

  • Ha un senso grandioso d’importanza (per es., esagera risultati e talenti, si aspetta di essere considerato superiore senza un’adeguata motivazione).
  • È assorbito da fantasie di successo, potere, fascino e bellezza illimitati, o di amore ideale.
  • Crede di essere speciale e unico e di poter essere capito solo da, o di dover frequentare, altre persone (o istituzioni) speciali o di classe sociale elevata.
  • Richiede eccessiva ammirazione.
  • Ha un senso di diritto (cioè l’irragionevole aspettativa di speciali trattamenti di favore o di soddisfazione immediata delle proprie aspettative).
  • Sfrutta i rapporti interpersonali (cioè approfitta delle altre persone per i propri scopi).
  • Manca di empatia: è incapace di riconoscere o di identificarsi con i sentimenti e le necessità degli altri.
  • È spesso invidioso degli altri, crede che gli altri lo invidino.
  • Mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti e presuntosi.

Tra le diverse forme di narcisismo concettualizzate, può essere interessante focalizzarsi, nello specifico, sulla dicotomia tra la forma covert e quella overt, descritta da Wink nel 1991.

La forma overt del narcisismo è caratterizzata da una particolare capacità di schermarsi davanti alle critiche e da un’autostima eccessiva. Le relazioni affettive vengono rinnegate, in virtù della possibilità che queste minino la propria grandiosità percepita.

L’atteggiamento, dal punto di vista sociale, si presenta quindi distaccato e svalutante. Completano il quadro una ricerca parossistica di controllo e di successo, che si accompagna ad una mancanza di empatia tale da rendere le proprie relazioni sterili e superficiali.

A differenza del primo, il narcisismo covert presenta invece delle caratteristiche che, pur avendo la stessa base nel bisogno costante di ammirazione, possono manifestarsi con comportamenti agli antipodi rispetto a quelli tipici della forma overt. Questi soggetti sono estremamente sensibili alle critiche, e tendono a ruminare eccessivamente.

Le relazioni vengono evitate a causa della scarsa autostima e dell’ansia opprimente. L’attaccamento ansioso tipico di questi individui provoca una costante paura di venire rifiutati e abbandonati. I sentimenti di grandiosità si traducono in atteggiamenti di timidezza, e a volte in sintomi depressivi. Si arriva spesso ad una totale svalutazione di se stessi, e a un’idealizzazione degli altri.

Le due forme sono evidentemente due facce della stessa medaglia: mentre i narcisisti covert cercano di celare la propria grandiosità percepita con la timidezza e l’insicurezza, gli overt fanno l’opposto, ponendo comportamenti arroganti davanti alle loro incertezze.

Che sia manifesto, oppure celato, il narcisismo si nutre attraverso la ricerca dell’ammirazione da parte degli altri, la quale spesso sfocia in atteggiamenti manipolatori che non lasciano spazio a delle relazioni personali sane e stabili.

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1 commento su “Overt e covert: due forme di narcisismo a confronto”

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