L’effetto Forer e l’oroscopo: il bisogno di certezze che porta all’illusione di una predizione personale

Più di una volta, leggendo un quotidiano o navigando sui social, chiunque si sarà imbattuto nell’oroscopo del giorno. Gli andamenti di amore, vita e lavoro sono preoccupazioni troppo importanti per non lasciarsi sfuggire uno sguardo alla previsione riguardante il nostro segno zodiacale.

Pur non credendo nell’astrologia, anche i più scettici tentano la sorte leggendo rapidamente ciò che il Paolo Fox di turno suggerisce per la settimana che verrà. Questo perché i brevi commenti sotto al nostro segno (da ariete a pesci), in qualche modo arrivano sempre a fare breccia nella nostra mente.

Riescono, in sostanza, a cogliere degli aspetti della nostra vita personale che effettivamente sussistono:

“Prendete gli eventi per come si succedono, senza dover per forza dover progettare tutto. Così ritroverete serenità”

oppure

“Se c’è una persona che vi piace siate diretti e dimostrate tutto quello che provate”.

Gli ammonimenti e le esortazioni contenute nei diversi oroscopi pubblicati, un po’ come le frasi sibilline contenute nei libri delle risposte, non fanno altro che sfruttare quello che in psicologia è definito come effetto Forer.

Questo meccanismo, conosciuto anche come effetto di convalida soggettiva, venne descritto per la prima volta da Bertram R. Forer nel 1948. Questi somministrò un test ai suoi allievi, al termine del quale fornì a ciascuno di loro un’analisi della loro personalità basata, almeno apparentemente, sulle risposte date.

Dopo la consegna dei risultati, gli studenti dovettero dare un voto da 1 a 5 al profilo, valutando l’adeguatezza del giudizio che avevano ricevuto sulla loro personalità. I profili furono ritenuti da tutti estremamente calzanti, tanto che la media fu di 4,26.

Solo a questo punto lo psicologo svelò l’arcano, mostrando ai suoi studenti che lo stesso profilo psicologico era stato consegnato a tutti, e questo in maniera totalmente avulsa dalle risposte date al test.

“Hai molto bisogno che gli altri ti apprezzino e ti stimino eppure hai una tendenza a essere critico nei confronti di te stesso. Pur avendo alcune debolezze nel carattere, sei generalmente in grado di porvi rimedio. Hai molte capacità inutilizzate che non hai volto a tuo vantaggio. Disciplinato e controllato all’esterno, tendi a essere preoccupato e insicuro dentro di te. A volte dubiti seriamente di aver preso la giusta decisione o di aver fatto la cosa giusta. Preferisci una certa dose di cambiamento e varietà e ti senti insoddisfatto se obbligato a restrizioni e limitazioni. Ti vanti di essere indipendente nelle tue idee e di non accettare le opinioni degli altri senza una prova che ti soddisfi. Ma hai scoperto che è imprudente essere troppo sinceri nel rivelarsi agli altri. A volte sei estroverso, affabile, socievole, mentre altre volte sei introverso, diffidente e riservato. Alcune delle tue aspirazioni tendono a essere davvero irrealistiche.”

Se queste frasi vi ricordano qualcosa, siete sulla strada giusta per comprendere il perchè, ogni volta che vi affidate ad un oroscopo, vi sentite toccati nel profondo e credete in una descrizione incredibilmente accurata della direzione che la vostra vita sta prendendo.

Anche se rimane impossibile provare se certe forze sovrannaturali sussistano o meno, probabilmente, per vivere con maggiore serenità, l’atteggiamento migliore è quello di accettare che l’esistenza è imprevedibile, e che il nostro destino difficilmente sarà rintracciabile in una pagina web letta da milioni di persone.

LEGGI ANCHE:

Umorismo e psicologia: I Parte – Freud e i motti di spirito

Le teorie della comunicazione ironica (I parte) – La prospettiva razionalista

Perché chi ha poca autostima ricerca l’appartenenza a gruppi forti?

L’effetto alone: quando l’abito per alcuni fa il monaco

Condividi

Rispondi